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Quando si piange e perché

 

Il pianto procura un senso di liberazione della tensione emotiva. Solo in anni recenti, gli scienziati hanno cercato di scoprire perché e come si verifichi questo fenomeno. Sia gli uomini sia le donne interpellati nell’ambito di una ricerca, riferivano di sentirsi molto meglio se di tanto in tanto reagivano piangendo agli stress emotivi. Le donne, tuttavia, piangevano cinque volte più degli uomini, e gli uomini che non cedevano alle lacrime erano molto più numerosi delle donne.

Appurare la base fisica del pianto non è facile, tanto più che le nostre reazioni, da questo punto di vista sono sensibilmente influenzate da fattori culturali. In alcune parti del mondo, per esempio, gli uomini non si vergognano di piangere liberamente, mentre altrove il pianto è considerato una manifestazione di debolezza. In ogni caso si tratta di una reazione fisiologica che serve a “lavare” in modo naturale l’occhio.

Perché a volte piangiamo mentre ridiamo?

Da un punto di vista psicologico, le lacrime provocate dalla rissa possono essere una risposta a un’emozione particolarmente intensa, come per esempio un grande sollievo. Da un punto di vista fisiologico, il ridere può effettivamente far sgorgare le lacrime dagli occhi. Una risata convulsa, particolarmente violenta, si accompagna di frequente a spasmi dei muscoli dell’addome, del diaframma e della faccia, provocando una temporanea inabilità a parlare, difficoltà di respiro, un aumento del battito cardiaco e stimolando, al tempo stesso, il nostro sistema endocrino. Non per nulla i suoi effetti sono stati paragonati a quelli di un tappo che salti da una bottiglia di champagne, liberandola pressione che spinge dall’interno. E’ stato dimostrato che le lacrime  provocate dal riso hanno una composizione chimica leggermente diversa dagli altri tipi di lacrime.

Quanti tipi di lacrime esistono?

La pellicola di lacrime nell’occhio è composta da tre strati: uno oleoso esterno, proveniente dalle ghiandole della palpebra (che impedisce la evaporazione); il fluido lacrimale proveniente dalle omonime ghiandole; e uno strato mucoso, che forma una superficie intermedia tra la cornea e l’intera pellicola di lacrime. Qualunque disturbo colpisca queste componenti dello strato lacrimale può danneggiare la vista. Se un granello di polvere irrita l’occhio, o se proviamo un intensi dolore, in tali due casi le lacrime cambiano composizione, acquisendo di volta involta una diversa percentuale di fluido lacrimale.

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